SALVIAMO LE DUNE DEL LIDO DEI PINI

ATTENZIONE ! E' IN ATTO UN DRAMMATICO TENTATIVO DI DISTRUGGERE UN'' AREA S. I . C. (sito di interesse comunitario) su un tratto della costa di Anzio, località Lido dei Pini

Interessante riunione di cui dobbiamo ringraziare il Consigliere Massimo Marigliani
In sintesi:

1) una delibera di giunta ha deciso di dare in uso a privati la gestione della spiaggia libera del Lido dei Pini come semplice convenzione;

2) la cosa è dannosa per l' ecosistema;

3) la cosa non è fattibile senza la realizzazione di un grande parcheggio sulla duna;

4) non appare che questa sia un' esigenza di interesse pubblico;

5) la gente del Lido dei Pini e di Anzio ha manifestato tutta la sua contrarietà a questa iniziativa;

6) Il Consigliere Marigliano interpreti la volontà dei cittadini e proponga alla Giunta di annullare il bando.




La spiaggia che vogliono dare in convenzione è larga mediamente dai 50 agli 80 metri, occupati per il 30 - 60 per cento dalla duna, ricoperta dalla pregevole vegetazione (quella avanzata dopo lo scempio perpetrato dalla costruzione delle villette).

Dato che ombrelloni e sdraie vanno messi vicino al mare, tutte le altre installazioni previste (servizi igienici, magazzino per le attrezzature da noleggiare e, con tutta probabilità, anche servizi di ristoro) verranno impiantati sulle dune dal 1^ maggio al 30 settembre.

Già dopo il primo impianto, della vegetazione dunale non rimarrà più niente.

Per una spiaggia così lunga i bagni, le postazioni per il noleggio, i rimessaggi dei mezzi per la manutenzione e i locali di ristoro dovranno essere molti e porteranno alla completa distruzione della vegetazione.

Leggere il disciplinare nel sito: e farsi un' idea.




ASSESSORE, RISPONDA


L’ambiente di Anzio è sotto rischio continuo e la gente vuole sapere.

                                       L’ASSESSORE RISPONDA        
                                                        
Nell’ambito delle molteplici attività e progetti che il Coordinamento Uniti Per l’Ambiente sta portando avanti attraverso i suoi  settori operativi e le sue associazioni partner, molteplici sono le implicazioni che ricadono sotto le responsabilità che il Sindaco ha delegato all’Assessorato all’Ambiente. E’ per questa ragione che dobbiamo portare all’attenzione di tale Assessorato alcune istanze che ci derivano sia dalla nostra attività sia da specifiche esigenze manifestate dai cittadini. Una delegazione di Uniti Per l’Ambiente chiederà all’assessore Fontana un incontro per parlare di:

a. Rifiuti
E’ ormai evidente che, come più volte affermato dal Sindaco che lo ha firmato,  il contratto con la ditta Camassa è male strutturato e del tutto inadatto alla conformazione topo-demografica di Anzio. Un esempio,oneroso per l’utenza, è il  mancato prelievo della frazione verde nel normale ciclo di raccolta. Solo questo aspetto ha fatto perdere ingenti somme di danaro al bilancio TARI. E’ altrettanto evidente che la Ditta ha dato continui e molteplici segni di inadempienza certificati e sanzionati. Il programma della Giunta che amministra Anzio era quello di chiudere il contratto per palese inadempienza. Si chiede quando questo avverrà e si ribadisce la necessità di una effettiva partecipazione dei cittadini al tavolo di lavoro che dovrà contribuire alla redazione di un nuovo capitolato di gara.

L’Assessorato ha preso l’impegno di dare inizio alla distribuzione delle compostiere a coloro che sono iscritti all’albo dei compostatori e che ciò sarebbe avvenuto dopo un periodo di prova di circa 100 utenti presso il  Consorzio Lido dei Pini. Si chiede di sapere perchè tale decisione non ha avuto seguito e quando essa verrà posta in atto.

Come noto l’evasione dal pagamento della TARI è superiore al 50%, comportando un notevole aggravio sugli utenti in regola. Escludendo le pratiche repressive inutili,  come quelle dell’adozione di  foto trappole o quelle di inefficaci task force, si chiede di conoscere quale strategia seria e sistematica l’Assessorato intende porre in atto in coordinamento con gli altri uffici interessati per risolvere il problema.

Nelle  zone periferiche dell’area nord  l’accumulo di rifiuti nelle strade resta un problema irrisolto. Si chiede di conoscere in che modo tale problema verrà affrontato in attesa della risoluzione del contratto in corso.


Da un’indagine da noi effettuata risulta che circa il 60% dei mastelli di plastica sono danneggiati; per circa il 20% risultano  distrutti e non reintegrati. Questo è un elemento di disagio e concorre all’abbandono dei rifiuti nelle strade. Si chiede  di conoscere quando i mastelli saranno sostituiti.

Sempre in attesa che il Contratto esistente venga risolto, si chiede di conoscere la ragione per la quale la Ditta Camassa non esegue la manutenzione della vegetazione lungo i marciapiedi e sulle caditoie stradali creando seri problemi in caso di pioggia.

b. Educazione ambientale
Uniti Per l’Ambiente, in collaborazione con la Capitaneria di Porto,  ha in elaborazione il progetto FareMare 2019 che ha l’intento di fare attività di educazione ambientale in alcuni stabilimenti balneari nei confronti di bambini ed adulti, nel periodo luglio agosto 2019.  Nel progetto è previsto anche un servizio di informazioni per gli utenti delle spiagge libere. Si chiede di dare incarico ad un funzionario di seguire e collaborare per la parte istituzionale alla realizzazione del progetto che viene finanziato interamente dagli stessi volontari che lo svolgono. Per questo progetto è stato chiesto il patrocinio al Sindaco di Anzio che richiederà il parere dell’Assessore all’Ambiente.

c. Pineta del Lido dei Pini.
Uniti Per l’Ambiente collabora attivamente per un intervento radicale  a fianco del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta che di Uniti Per l’Ambiente è partner. E’ attivo un tavolo di lavoro istituito col placet del Sindaco. Si chiede di conoscere che impegno l’Assessorato intende dedicare a questo progetto.

d. Tor Caldara
Si chiede di conoscere lo stato e le prospettive relative al progetto per la costruzione della stazione di servizio presso la quale si sono avuti i noti problemi durante i lavori di realizzazione. In particolare :
- in che modo l'Assessorato all'Ambiente intende ripristinare la corretta circolazione delle acque superficiali frontalmente alla Riserva. 
- se si ha la conoscenza della portata di acqua di falda sotterranea (che non è solo quella che viene attualmente canalizzata nello scolo stradale ma che è anche quella della vena presente nel sottosuolo) e se sono previsti dei sondaggi idrogeologici per appurarlo,

- Se si ha la consapevolezza che la deviazione di una vena d'acqua di falda dal suo naturale corso potrebbe causare un danno ambientale nei confronti della Riserva Naturale di Tor Caldara. 
- Che tipo di accertamenti sono attualmente in corso e da parte di chi. 
- Se sono in previsti altri  provvedimenti amministrativi.

e. Progetto Eco-Transport
Questo progetto, che in passato ha visto il diniego da parte del Comune di Anzio per non compatibilità normativa, è tornato all’attenzione dopo un successivo atteggiamento più conciliativo da parte comunale. La posizione attuale del Sindaco di Anzio è quella espressa a fine dicembre con il parere contrario per la carenza di rispondenza alle norme urbanistiche e di sicurezza. La Regione Lazio ha espresso parere globale negativo sempre per carenza normativa. Su questo progetto il Sindaco di Anzio ha ribadita la sua posizione negando che rilascerà un nuovo permesso a costruire. Considerando che una nuova eventuale richiesta dovrebbe sottostare all’applicazione della normativa che prevede 1000 metri dagli obiettivi sensibili, si chiede di conoscere la posizione dell’Assessorato alla luce di quanto il Sindaco ha deciso e dopo che la Regione Lazio ha negato l’autorizzazione al Green Future per un altro impianto ricadente nell’ambito della Legge 152 che non rispettava la distanza minima dagli obiettivi sensibili.

f. Progetto Biogas Spadellata
Questo progetto resta come obiettivo primario di UPA. Nonostante riunioni, dibattiti ed impegni,  il Dirigente dell’Assessorato, a cui spetta la responsabilità di farlo, anche in coordinamento con altri, non ha ancora effettuato tutti i controlli e le verifiche che avrebbe dovuto fare. Sin dall’agosto 2018 l’Assessorato è in possesso di una richiesta di effettuare tali verifiche  che è stata trasmessa  formalmente  sia dal Membro della Commissione Libralato, che l’ha redatta, sia  da Uniti Per l’Ambiente.  Non si è a conoscenza  di esiti per tale fascicolo ed una della Associazioni che aderiscono ad UPA ha inoltrato, per via di uno Studio Legale, la diffida al Comune di Anzio ad ottemperare in tale senso. Si chiede di conoscere lo stato della pratica e, se disponibile, una  copia della relazione con cui  si da dettagliata risposta al Dossier Libralato.

g. Animali randagi
Il Comune di Anzio non dispone di un proprio canile comunale. Nessuna struttura comunale è dedicata ai cani ed alle loro esigenze. Si chiede di conoscere quale è la situazione, come vengono attualmente assistiti gli animali randagi nell’area comunale e che provvedimenti si intende prendere per dotare l’area comunale di una zona dedicata all’attività dei cani.
Domande per sintetizzare un primo bilancio del nuovo Assessore dopo la drammatica esperienza che ha caratterizzato la precedente Consiliatura. Domande di  cui forniremo ai nostri lettori le risposte che ci verranno date dall’ Assessore Fontana.

Sergio Franchi

LA REGIONE HA DETTO NO


ROTTO IL TRIANGOLO DELLA VERGOGNA


Era la motivazione che ha fatto mobilitare le associazioni e fatto nascere Comitati: il progetto per produzione di Biogas in via Amedeo Nazzari a Padiglioni. E’ una vittoria di chi ci ha creduto fino in fondo.


Ci viene comunicato, dalla Direzione Valutazione di Impatto Ambientale, che La Regione Lazio dice NO all’impianto proposto dalla Green Future in via Amedeo Nazzari ed avrebbe detto no anche a quello di via della Spadellata se l’Assessore, che andò a rappresentare il Comune di Anzio ed il suo dirigente, avessero dato il loro motivato parere negativo .


La Regione ha detto no per le motivazioni che continuiamo ad urlare al vento: l’impianto di Via Amedeo Nazzari non rispetta le distanze minime di sicurezza da obiettivi sensibili, previste a 500 metri. L’impianto di via della Spadellata è nelle stesse condizioni e forse qualche metro più vicino a quegli obiettivi sensibili: ed è in corso di realizzazione. Qualcuno ne deve rispondere.


La ragione resta lapalissiana: non ci fu opposizione in Conferenza dei Servizi, non c’era la folla di cittadini che Uniti Per l’Ambiente portò in Regione per far valere i diritti degli abitanti, non c’è stata la pressione esercitata sulla Green Future che facemmo in occasione dell’incontro con la delegazione della ditta proponente.


Crediamo che questo progetto debba essere considerato ormai senza futuro, almeno nella zona in cui fu proposto. La Regione aveva anche dato parere globale negativo per l’impianto proposto dalla Ditta Eco-Transport per le stesse motivazioni. Ora tocca al Sindaco di Anzio portare in Regione Lazio l’esito delle verifiche del Dossier Libralato e chiedere la riapertura della Conferenza dei Servizi del progetto di via della Spadellata. Se quel progetto era pericoloso per la gente e se è stato ubicato in un posizione inaccettabile, esso resta pericoloso ed inaccettabile e deve essere fermato.


Uniti Per l’Ambiente




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